Quali sono i broker affidabili? Come possiamo riuscire a distinguerli, uno dall’altro? Una domanda non certo banale ma molto tediosa per quanti si interessano al mondo del trading. Perché tediosa? Esistono dei broker affidabili e dei broker poco seri, questo sì. Ma riuscire a selezionare quello giusto, dipende sempre dalle nostre esigenze di trading. Ad esempio, se ho bisogno di un broker che offre dei segnali di trading gratis probabilmente sceglierò 24option, se sono un esperto che non ha bisogno di questo servizio sceglierò un altro broker.
In ogni caso, ci dedicheremo a cercare di tracciare alcune caratteristiche comuni che li distinguono uno dall’altro:
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L’esistenza di una licenza europea. Questo è importantissimo: i broker devono essere regolamentati ma non è necessario soltanto che abbiano una semplice licenza ma questa deve essere valida in Europa, per poter ogni trader essere tutelato dalle leggi europee. Sul sito della Consob troverete quotidianamente una sfilza di nomi di broker che sono autorizzati al di fuori dell’Europa (ad es. broker extra-comunitari o statunitensi) e non hanno conseguito un’analoga autorizzazione nell’ambito dell’Europa. Ciò cosa comporta? Che nel caso di conflitto tra noi ed il broker, nessuno potrà aiutarci e tutelarci ed avremo perso i nostri soldi. Non con la licenza europea che, tra l’altro, così come per i normali conti correnti, ha in gran parte dei casi, ed a seconda dell’autorità garante, richiesto la presenza di un’assicurazione sui depositi per ogni trader (l’importo-soglia garantito solitamente è di 20.000 euro). Quali sono le autorità garanti più conosciute, oltre alla Consob? La Cysec, la Mifid. Ma se un broker ha la licenza Cysec, ha anche quella Consob? In base alle ultime normative sì: la licenza europea comporta automaticamente il diritto alla registrazione anche sul sito della Consob che implicitamente autorizzerà il trader. Ecco perché vediamo con lo stesso numero di registrazione pratica, il medesimo broker sia listato nella Consob che nella Cysec
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Le regole e la trasparenza. Non tutti i broker introducono le stesse regole e vi conviene sempre darvi un’occhiata per notare eventuali differenze, in ordine ai costi eventuali dei prelievi e versamenti, all’inattività dei conti di trading, a condizioni addizionali da rispettare per ottenere i bonus per le opzioni binarie
Detto questo, tutto il resto fa riferimento a differenze in ordine all’offerta prevista per le opzioni binarie. Una lista più o meno dettagliata di asset, di tipologia di opzioni binarie (non tutti offrono le opzioni ladder o non tutti offrono le opzioni a 30 secondi). Un diverso rapporto tra deposito minimo e prezzo minimo che non sempre ci permette di rispettare, appena entrati nel mercato la regola del 5%, soprattutto se scegliamo di fare un deposito basso. Sì, perché per la regola di money management del 5%, il trade minimo per ogni trader è rappresentato dal 5% del capitale totale depositato. Chiaramente, ciò non rappresenta la costante (ed, infatti, l’impiego verrà progressivamente allargato) ma solo l’induzione alla prudenza, soprattutto se si è alle prime armi.
Non tutti i broker offrono dei software di segnali o lo stesso tipo di account. Ultimamente, l’offerta si sta sempre più spostando verso i webinars, o corsi in tempo reale sul trading, permettendo anche di differirne la fruibilità. Esistono modalità interattive di formazione, dato che il traders è un soggetto in continua crescita che non deve essere abbandonato sulla propria strada.
Diventare traders vuol dire anche scegliere il broker giusto. Purtroppo, pochissimi broker di opzioni binarie offrono conti demo gratuiti, dato che si presuppone che il trader abbia effettivo interesse ad effettuare depositi sul conto e non voglia solo smanettare con i soldi demo. Anche Power option, tra i broker di opzioni binarie più conosciuti, ha tolto la modalità demo. E’ rimasto solo Optionbit ad offrire il conto demo gratuito ma non si può registrarlo online. Bisogna contattare il supporto che accerterà che siamo persone reali. Il conto demo gratuito di Optionbit è di 1.000 euro.
