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Bt Italia e la cybersecurity: come le aziende affrontano la minaccia del cybercrime

cyber security Bt Italia e la cybersecurity: la tua azienda è pronta ad affrontare le nuove minacce?

Un rapporto BT Italia rileva che, nonostante l’incremento di crimini informatici, molte aziende ammettono di non essere ancora in grado di fronteggiarli.

Cos’è il cybercrime?

Con il termine cybercrime si fa riferimento a un crimine informatico: ovvero, un fenomeno criminale caratterizzato dall’utilizzo della tecnologia informatica. Così come per il crimine tradizionale, anche il cybercrime può assumere diverse forme ed essere attuato sempre e ovunque. Esempi di questa tipologia di crimine possono essere il phishing, il furto e la manipolazione di dati ottenuti in modo illecito, mediante malware o virus, il furto di identità e le frodi bancarie o legate all’e-commerce.

Chi sono gli autori del cybercrime?

Quando si parla di cybercrime non si deve più pensare agli hacker di una volta. I cyber-criminali dei nostri tempi sono a loro volta dei veri e propri “imprenditori” (che si occupano di frodi, estorsioni o furti di proprietà intellettuale di valore) a capo di imprese del crimine informatico altamente organizzate e orientate al profitto, che godono del supporto di un florido mercato nero in continua evoluzione.

Le aziende si difendono dal cybercrime?

Secondo il report di BT e KPMG, diffuso da BT Italia, emergerebbero dati allarmanti sulle minacce messe in atto dalle imprese del crimine informatico a fronte di una diffusa impreparazione delle aziende a fronteggiarlo. Dalle interviste condotte, risulterebbe infatti che solo un quinto dei responsabili IT delle grandi multinazionali ritiene che la propria azienda sia in grado di fronteggiare un eventuale attacco; mentre la restante parte, ovvero la maggioranza, si sente fortemente limitata dalle scarse risorse a propria disposizione, dalle regolamentazioni e dalla dipendenza da terze parti. Inoltre, a fronte del 94 per cento degli intervistati che si dichiara a conoscenza delle strategie dei criminali informatici, quasi la metà ammette di non aver pronta nessuna strategia per fronteggiare una simile criticità.

Chi è nel mirino del cybercrime?

Secondo il rapporto diffuso da BT Italia, gli attacchi dei cyber-criminali possono mirare al sistema finanziario, alle grandi imprese, ma anche agli individui ad alto reddito. Inoltre, non di rado, si verificano attacchi massivi che possono interessare chiunque.

Come si può fronteggiare il cybercrime?

Come riporta BT Italia, in un’intervista al CEO di BT Security Mark Hughes, dal momento che il cybercrime si è evoluto è assolutamente indispensabile far evolvere anche l’approccio al rischio digitale delle imprese stesse. Questo vuol dire che è fondamentale imparare a capire come ragionano i cyber-criminali e combatterli con le stesse armi, ovvero: non solo imparando a difendersi dagli attacchi informatici, ma anche imparare a creare problemi alle organizzazioni che li lanciano. Ciò necessita di una più attiva e proficua collaborazione tra le aziende e le forze dell’ordine, oltre al coinvolgimento di partner specializzati nella sicurezza informatica.

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