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Il meccanismo dei test di paternità

mani papà figlioCome funziona un test di paternità? Un test per conoscere la paternità di un feto, test di paternità prenatale, o un test post-natale, per stabilire la paternità biologica di un bambino o bambina possono essere richiesti per diversi motivi, il più frequente è quello legato ai dubbi su un presunto tradimento e non paternità del nascituro.

Qualsiasi sia però la ragione che spinge le persone a richiedere un test di paternità, vediamo qual è il suo meccanismo e come si può richiedere.


Il test di paternità si può acquistare oggi anche nelle farmacie, malgrado ciò è sempre necessario l’intervento di un laboratorio di analisi specializzato, dove vanno inviati i campioni da analizzare, oltre all’autorizzazione per l’avvio delle procedure.

Il test di paternità del gruppo sanguigno si effettua con l’analisi di cellule del DNA.

Il test di paternità si effettua facendo un prelievo di sangue per poi analizzare il DNA. Le cellule indagate sono quelle ricavate dai linfociti del sangue periferico, o da cellule che si trovano nelle urine o anche con l’analisi di altri campioni biologici estratti e confrontati tra padre a figlio.


E’ possibile richiedere ed eseguire un test di paternità anche prima della nascita del bambino, mediante l’analisi di cellule ottenute da un prelievo dei villi coriali e del liquido amniotico.

Il DNA è composto da cromosomi, distribuite in 23 coppie. Il bambino ha metà patrimonio cromosomico della madre e metà del patrimonio genetico del padre. Il test di paternità funziona estraendo ed analizzando i marker della madre e del figlio, e con il confronto con i marker del padre. In base alle 23 coppie cromosomiche, è poi possibile concludere, grazie al confronto, se il bambino è il figlio biologico del presunto padre. Se due o più marker non corrispondono, è ovvio che non lo è. Questo è in sintesi il meccanismo dei test di paternità.

Rispetto all’affidabilità dei risultati del test di paternità, essi sono effettivamente affidabili per la quantità dei marker genetici e della loro distribuzione sui loci cromosomici, ma bisogna pur sempre considerare quella percentuale di margine di errore possibile per motivi casuali, come una non adeguata conservazione dei campioni, o a causa di un incidentale scambio di questi.


Un’altra causa di errori che si deve considerare è da addurre ad una valutazione difettosa dei campioni a causa di fattori esterni e non riconducibili ad errori commessi dal personale medico.

Per tutte le metodologie ed i meccanismi del test di paternità, è possibile consultare una fonte web alla url: www.testdipaternita.me/.

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