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Sabbiatura e pallinatura, i risultati sorprendenti della carpenteria metallica semplice

sabbiaturaLa sabbiatura e la pallinatura sono i trattamenti più utilizzati e più semplici nel processo di pulitura delle superfici metalliche. Esistono diversi processi di pulitura, vediamo dunque quali sono quelli principali. La pulizia con ossidi superficiali si esegue a seguito dei processi di tempra in bagno di sali, con l’utilizzo del corindone o delle microsfere di vetro.

La scelta di utilizzare queste due graniglie è favorita dalle caratteristiche di elevata pulizia e costi ridotti. Il corindone è un materiale molto duro e particolarmente abrasivo. Tuttavia, l’impiego di una granulometria sbagliata può portare a un’eccessiva erosione del materiale (in caso di grani troppo grandi) oppure un processo lento e dal risultato poco soddisfacente. Il problema dell’erosione può essere risolto tramite l’utilizzo delle microsfere di vetro, che conferisce alla superficie un aspetto più brillante.

Nel caso di trattamenti rivolti al campo artistico, entra in gioco la finitura finale, in grado di rendere la superficie dell’oggetto particolarmente omogenea. In questo campo, sono utilizzate le microsfere di vetro e quelle di ceramica.

La granulometria di questo genere di microsfere influenza in maniera efficace la finitura, redendola più brillante rispetto ad altri trattamenti. Attraverso la regolazione di profondità, è possibile agire sui segni di lavorazione piuttosto evidenti ed eliminarli senza rovinare il materiale.

Con l’ancoraggio, le superfici si rendono adatte a rivestimenti di ogni genere, coatings e verniciatura. Per ottenere una buona superficie di ancoraggio si utilizzano graniglie angolari a base di corindone. Non è raro l’utilizzo di materiali più duri come i granuli di ghisa e d’acciaio.

La scelta dell’abrasivo è subordinata al precedente trattamento del metallo, che richiede una maggiore o minore profondità di sabbiatura della superficie metallica.

Come nel caso delle altre tecniche, è necessario avere un buon controllo della granulometria, che deve essere della dimensione corretta. Laddove si renda necessario un trattamento successivo, occorre determinare il grado di rugosità tramite la normativa europea di riferimento e, in base a queste, stabilire la natura del trattamento successivo.

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