Settore auto, deludono i conti di Chevron

Chevron_Logo.svgBrutte notizie per gli azionisti Chevron, con la società che è stata costretta a diramare agli stakeholders una trimestrale in perdita, con risultati finiti ben sotto il livello delle attese, a causa principale (ma non unica) del livello dei prezzi del petrolio.

In particolare, Chevron, che è il secondo produttore di greggio statunitense, ha registrato nel secondo trimestre la maggior perdita dal 2001 a questa parte, riconducendo il risultato negativo soprattutto alla discesa dei prezzi del greggio e degli introiti da raffinazione (attività di downstream).

Maggiormente in dettaglio, l’azienda ha mandato in archivio il secondo trimestre del 2016 con una perdita netta di 1,47 miliardi di dollari, rispetto all’utile di 571 milioni di dollari che era invece stato contabilizzato nello stesso periodo del 2015. Di conseguenza, la perdita per azione è stata di 0,78 dollari.

Nella prima riga di conto economico il segno meno non cambia: i ricavi si sono infatti ridotti del 27 per cento da 40,4 miliardi di dollari a 29,3 miliardi di dollari, mentre le stime degli analisti indicavano un utile per azione di 0,32 dollari e ricavi per 28,3 miliardi di dollari.

Per le attività di servizio, nel trimestre appena concluso la produzione è scesa del 3 per cento circa a 2,53 milioni di barili equivalenti al giorno. L’Amministratore Delegato del gruppo ha segnalato che la società tenta di adattarsi ad un contesto operativo con prezzi del petrolio più bassi e ha ricordato che il prezzo medio di vendita negli ultimi tre mesi è stato pari a 36 dollari al barile, in calo dai 50 dollari di un anno fa.

Related Posts

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi