Molti aspiranti trader, prima di iniziare a barcamenarsi tra grafici, calendari economici, strategie di investimento e via dicendo, non possono che partire da una base di partenza. Dal chiedersi, in sostanza, cosa sono e come funzionano le opzioni binarie. D’altronde non si può pensare di avere un futuro in questo mondo se prima non ci si è posti questa fondamentale questione, se prima non si è avuta la premura di studiare le nozioni fondanti di tutto quanto ciò.
Opzioni Binarie: cosa sono e come funzionano
Ebbene, l’opzione binaria non è che un contratto nell’ambito del quale l’acquirente paga un determinato prezzo (premio) per far suo un diritto ben specifico; questo diritto gli consentirà poi di vendere o acquistare uno strumento X entro una determinata scadenza temporale e a fronte di un prezzo che è stato definito a priori. Tanto per rendere pratica la questione, che così posta potrebbe apparire un po’ fumosa, ci sia sufficiente prendere atto di qualche esempio pratico: l’acquisto di una Call garantisce all’utente X la possibilità di acquistare quel titolo sottostante entro una data scadenza; di contro l’acquisto di una Put garantisce all’utente X la possibilità di vendere un altro o lo stesso titolo entro una determinata scadenza.
Il fatto stesso che questo meccanismo ponga in essere l’acquisto e la vendita di un opzione, dà modo di gettare le basi di un contratto vero e proprio. In questo contratto c’è una parte che è appunto l’utente X dei nostri due esempi, e c’è una parte Y che invece risponde alle decisioni dell’utente precedente e che solitamente coincide proprio con la piattaforma di brokeraggio.
In questo caso la facoltà di acquistare o vendere coincide con il fattore di rischio che è proprio delle opzioni binarie così come di qualunque altro mondo che graviti attorno il fare trading. D’altra parte l’utente X non ha alcuna certezza che acquistare o vendere sia la scelta giusta e proprio in questo enigma si gioca il senso stesso della questione: analisi tecnica, analisi fondamentale, supporto dato dalle notizie finanziarie e via dicendo sono tutti elementi che concorrono a minimizzare questo rischio e a far sì che la previsione sia quanto più coincidente con l’esito finale.
Opzioni Binarie: le principali tipologie
Attualmente esistono davvero molte tipologie di opzioni binarie, tanto è vero che aprendo un qualsivoglia broker è naturale dover fare i conti con opzioni binarie a 60 secondi (ovvero a brevissima scadenza), con opzioni binarie di tipo Touch o No Touch (le quali chiedono se l’asset toccherà oppure no un determinato apice di prezzo), con opzioni binarie a Intervallo (richiedenti se l’asset terminerà la propria posizione nell’ambito di una fascia di prezzo) e così via. Ogni trader, a seconda delle sue preferenze personali o anche basandosi sui vari titoli, può scegliere a totale discrezione le opzioni sulle quali valga la pena puntare le proprie attenzioni.
Ma le opzioni binarie non vengono contraddistinte solo ed esclusivamente in relazione alla tipologia, ma anche e soprattutto in relazione del rendimento: a seconda dei casi (non certo lasciati al caso ma motivati da basi oggettive) il broker può decidere di remunerare una determinata opzione con un premio dell’85% e magari di affidare a un’altra opzione una percentuale di ricarico che non supera il 60%. Anche qui, grande enigma: meglio prediligere il rischio ma al contempo la più alta remunerazione della prima, o la minor volatilità a fronte di un minor guadagno della seconda?
Queste sono le basi fondanti del fare trading con le opzioni binarie, ma è chiaro che quanto più avremo a che fare con questo mondo, tanto più verremo posti dinanzi a concetti e strumenti che fino ad allora credavamo del tutto inesistenti. Mano a mano che si fa la conoscenza del settore, si aprono porte di grande interesse e di indubbio fascino!
