Dal momento in cui le opzioni binarie sono divenute parte di una realtà in costante crescita, è più che naturale che al loro interno possano racchiudere degli attori raccomandabili tanto quanto dei protagonisti che di raccomandabile non hanno praticamente nulla. D’altra parte non sono affatto sporadici i casi di persone che si sono fidate di un determinato broker e che poi si sono ritrovate con un gran bel pugno di mosche in mano: sia il capitale investito che i guadagni conseguiti hanno preso il volo verso lidi non poi così chiari. Per questa ragione è fondamentale controllare che il broker al quale stiamo per affidarci abbia tutte le carte in regola per poter operare. Non dimentichiamo infatti che il suo è un ruolo di primaria importanza nell’ambito della nostra epserienza di trading e che qualora non si facesse garante di legalità, serietà e affidabilità anche i nostri investimenti potrebbero correre un serio rischio!
Proprio per attenuare gli sconvenienti che sovente si prendono gioco delle opzioni binarie, l’Unione Europea (così come altri trattati di impronta intercontinentale) ha pensato bene di regolamentare l’intero mondo del trading online e di procedere alla determinazione di broker regolamentati e di quelli che, per tutta una serie di ragioni, non possono considerarsi a norma di legge.
CySEC e MiFID: che cosa sono?
Il primo vero passo mosso in questo senso è stato quello del CySEC (Cyprus Securities and Exchange Commission), ovvero l’ente cipriota che per primo in assoluto ha avvertito il bisogno di regolamentare i mercati finanziari. Questo organismo si occupa di supervisionare e controllare che tutte le operazioni quotidianamente scambiate nel mercato del trading online avvengano a norma di legge, ma soprattutto, che rispettino quei criteri di trasparenza e onestà fondamentali per assicurare al consumatore finale la piena serenità d’azione. Quando il CySEC riscontra delle irregolarità mette in moto sanzioni amministrative e restrizioni disciplinari che si ripercuotono inevitabilmente sul modus operandi delle piattaforme coinvolte.
Ma questo non è il solo ente preposto a controllare il buon andamento dei mercati finanziari: anche la MiFID, Marktes in Financial Instruments Directive, è stata pensata appositamente per questo proposito. Si tratta di una normativa il cui obiettivo è quello di vigilare sui mercati finanziari dell’Unione Europea: questa direttiva non è che una parte della FSAP, ovvero del Piano di Azione per i Servizi Finanziari messo a punto per far sì che tutti i broker operanti in rete abbiano ottenuto la licenza per poterlo fare e che garantiscano trasparenza ai loro utenti su concetti quali il deposito, il funzionamento degli investimenti, gli interessi, lo spread e così via.
CONSOB: la regolamentazione dei mercati made in Italy
Ma non è tutto, perchè c’è un ulteriore organismo preposto a questo genere di compito e che, tra le altre cose, opera proprio sul mercato italiano. Parliamo naturalmente della CONSOB ovvero della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa a cui è stata affidata la mansione di controllare non tanto i soli broker di opzioni binarie, quanto tutto quel che può in qualche modo riguardare i mercati finanziari, gli investimenti, le quotazioni di Borsa e così via. La CONSOB ha molto potere in Italia tanto è vero che nel caso in cui dovesse scovare qualche irregolarità, la legge le consentirebbe di emanare misure restrittive o sanzioni economiche alla realtà “incriminata”. Anche in questo caso parliamo di un ente messo su con il principale scopo di tutelare l’interesse del consumatore finale che dinanzi ai grandi colossi della finanza non è che la parte più debole!
Per conoscere nel dettaglio il capitolo della regolamentazione dei mercati possiamo leggere l’approfondimento che segue: http://www.leopzionibinarie.it/broker-opzioni-binarie-regolamentati-consob-cysec-mifid/.