Un team in nome di Marco. È questo il progetto a cui la famiglia dell’indimenticato “Pirata”, Marco Pantani, sta lavorando in questi giorni.
Una squadra di ciclismo intitolata al ‘Pirata’ di Cesenatico, scomparso da dieci anni. L’obiettivo è di dar vita ad un team dilettantistico con lo scopo di arrivare prima possibile al professionismo.
La base del progetto è far sbocciare giovani ciclisti nel nome del mitico Marco.
La presidenza sarà affidata alla famiglia Pantani mentre la direzione tecnica a Pino Roncucci, proprio colui che scoprì Marco nei Dilettanti del team Giacobazzi.
La direzione sportiva molto probabilmente sarà affidata a Fortunato Baliani che da poco ha lasciato il professionismo.
In base a quanto scritto nel comunicato stampa, la gestione dell’immagine del team sarà affidata alla Iceman Management di Carlo Campili.
Pino Roncucci comunque è già al lavoro per decidere ed individuare chi saranno gli atleti da inserire nel nuovo team.
Un progetto per ricordare uno straordinario atleta, che ebbe nel 1998 la sua migliore stagione. Prima si vestì di rosa, per poi sbarcare al Tour e provare a vincere una corsa che mancava da trentatré anni ad un italiano. Dopo dieci tappe Marco è dietro ad Ullrich, ma ai piedi del terribile monte Galibier, lascia cadere la bandana e parte all’attacco (se vuoi rimanere aggiornato sul mondo del ciclismo visita http://www.giroditaliaciclismo.com).
Pantani se ne va e dopo cinquanta chilometri di fuga, il corridore tedesco si prende ben nove minuti. Il Tour è del Pirata, Marco diventa il nuovo re. Emozioni straordinarie che negli ultimi anni nessuno ci ha saputo più dare, un grandissimo del ciclismo italiano che avrebbe meritato molto di più dalla vita. Una impresa memorabile per chi l’ha vissuta che non dimenticherà mai.
