Il caffè è una bevanda ricavata dall’attività di macinazione del seme di una diffusa specie di pianta diffusa in regioni tropicali e compresa nel genere “Coffea”, rientrante nella famiglia delle “Rubiaceae”.
La bevanda, diffusissima in tutto il mondo, è consumata in diverse “varianti”, se così possiamo definirle.
Esistono infatti: il caffè ristretto, erogato talvolta anche in pochissime gocce, così da riuscire a massimizzare il caratteristico aroma riducendo al contempo l’apporto di caffeina; il caffè lungo che, al contrario, è diluito in una consistente quantità d’acqua e, per quanto molto meno concentrato, contiene dosi più elevate di caffeina; il caffè macchiato, ottenuto mediante l’aggiunta di “macchie” di altre sostanze, come latte o panna (solitamente in modiche quantità); da ultimo, non per importanza o diffusione, il caffè corretto il quale, come suggerisce il nome, viene corretto con bevande alcoliche come la grappa (o altre, a scelta).
Tuttavia, il caffè non è solo una bevanda. Si tratta di qualcosa di più. Il caffè è una vera e propria abitudine, uno stile di vita, un piacere, un qualcosa che migliora veramente la propria giornata.
Lo dice la scienza: le cose che fanno iniziare alla grande una giornata, contribuendo alla positività della stessa, dandoci il sorriso e la carica necessaria per affrontare ostacoli e problemi, sono le soprattutto le seguenti: un bacio, le coccole del proprio animale domestico e un buon caffè.
Lo ha stabilito uno studio condotto da Nescafè tramite il metodo di indagine conosciuto come “Web Opinion Analysis”. In cima alla lista, con percentuali bulgare, vi è proprio il caffè (82%).
All’intervista, svolta in Italia, hanno partecipato migliaia di persone di ogni età. Insomma, un campione per niente male per avere un riscontro sull’opinione che ha la gente quanto all’importanza del caffè.
Difficilmente si può ritenere che sia il solo aroma, la sola “bontà culinaria”, a fare del caffè un ingrediente essenziale per una giornata piena di gioia. Molto più probabilmente sono le situazioni che il caffè “crea” a dare la svolta: un caffè in famiglia, un caffè al bar con gli amici, un caffè con il proprio partner, un caffè sul luogo di lavoro. perchè no, anche un caffè in solitudine.
Se per gli studenti l’amore per il caffè deriva dalle nottate sui libri passate proprio grazie agli effetti anti-sonnolenza della bevanda, che si può presupporre abbiano contribuito in maniera determinante a certi buoni esiti scolastici, per chi vive già nel mondo del lavoro, il caffè è una piacevole abitudine; la pausa caffè aiuta a “staccare”, riposare il cervello e chiacchierare con i colleghi, contribuendo in maniera decisiva ad un buon clima sul luogo di lavoro e, perchè no, all’aumento della produttività.
Il caffè, infatti, aumenta l’attenzione nel breve termine. Non solo: migliora in maniera netta le performance.
Ma è proprio il senso di benessere, compagnia e “familiarità” a trasformare una tazza di buon caffè in un ottimo viatico per una giornata col sorriso. Anche il New York Times conferma questi dati, citando uno studio del “The Journal World of Biological Psychiatry” in cui gli scienziati evidenziano come bere caffè sia sinonimo di umore alle stelle.
Il caffè è anche un ottimo modo per darsi appuntamento con amici e conoscenti: una colazione insieme, spesso a base proprio di caffè, aiuta ad iniziare in maniera socievole anche una difficile giornata lavorativa; il caffè nel weekend con le amiche è un’ottima occasione per parlare (soprattutto spettegolare, direbbero molte donne).
Ma il caffè è anche un’ottima occasione per un appuntamento veloce, fugace. “Ci vediamo per un caffè” è una frase che abbiamo detto migliaia di volte nell’arco della nostra vita per creare un occasione di svago, di fuga dalla fredda quotidianità. Il caffè al bar, oltretutto, aiuta a stare in mezzo alla gente, nella società. Un caffè in casa, dopo pranzo, a metà pomeriggio o dopo cena, è invece un’occasione perfetta per stare accanto ai nostri cari.