La tecnologia è una parte molto importante della nostra vita. Quotidianamente, la nostra giornata è scandita da telefonate con cellulare all’avanguardia, sms, chat e social network. Eppure, anche chi è stato così schiavo della tecnologia, si è reso conto di dover mettere un freno a tutto ciò. Entro 48 ore è il nuovo libro scritto da Giovanni Ziccardi: l’uomo è un docente di informatica giurica, ed insegna presso l’Università di Milano.
Il professore milanese ha voluto raccontare la sua esperienza di persona legata, e vincolata, dalla tecnologia. Tuttavia, ha anche voluto lasciare aperto uno spiraglio, e ha spiegato nelle pagine del suo libro come disintossicarsi e mettere un freno alla nostra dipendenza tecnologica.
Il suo esperimento è durato 6 mesi, e i risultati descritti sono impressionanti: Ziccardi, infatti, ha ammesso di aver riscoperto nuovi aspetti della sua vita. Ovviamente nascosti dall’abitudinarietà, e dalla dipendenza.
Tre sono i consigli su cui si basa la teoria di Ziccardi: inannzitutto, la disintossicazione deve essere graduale. Iniziate con mezza giornata nel fine settimana, fino ad aumentare gradatamente l’“astinenza tecnologica”. In quel momento, però, dovete spegnere qualsiasi dispositivo, e dovete pensare di dedicarvi ad altro: leggere un libro, fare un passeggiata, guardare la tv,…
Dimenticatevi, poi, gli sms: al posto di inondare gli amici con messaggi brevi e frammentati, pensate di mandar loro una mail. Una volta al giorno scrivete ai vostri amici, colleghi, soci, tutto quello che dovete dir loro.
Infine, siate forti e non fatevi coinvolgere dalla tecnologia: se state studiando o lavorando, non bloccate il vostro lavoro per rispondere ad un sms o ad una email. Proseguite il vostro compito, e rispondete solo alla fine. La stessa cosa va fatta nel caso di dipendenza da social network!
Un antico detto diceva “prima il dovere e poi il paicere”. Alla fine della vostra disintossicazione, vi renderete conto di quanto è bello vivere (anche se per breve tempo) senza la tecnologia.