Il commercialista è una delle professioni da sempre più ammirate ma per la quale occorre molta passione, aggiornamento continuo e soprattutto molta confidenza con i numeri. Il giovane che aspira a diventare commercialista deve infatti avere un grande interesse per l’economia e la gestione delle aziende e dei patrimoni.
Un aspirante commercialista dovrà quindi avere a che fare con discipline quali economia, matematica, statistica, ragioneria, tecnica bancaria, diritto privato, diritto commerciale, diritto tributario e diritto fallimentare.
Andiamo a scoprire come si diventa commercialista.
Una volta conseguita la laurea in economia e commercio, sarà necessario un periodo di praticantato di tre anni presso lo studio di un professionista. Alla conclusione di questo periodo, sarà necessario prepararsi per cercare di superare l’esame di stato.
È possibile anche diventare consulenti dopo aver conseguito una laurea triennale ed un periodo di tirocinio, ma in tal caso si potrà esercitare la professione con delle limitazioni rispetto a quanto può fare un commercialista (se hai bisogno di un serio professionista vai su commercialista roma)
Il dottore commercialista è infatti un professionista esperto di diritto, sia economico che commerciale, in grado di fornire consulenze fiscali e tributarie, ad imprese e privati.
Tra le sue funzioni rientrano l’amministrazione dei beni e dei patrimoni delle imprese o dei privati, la redazione e la verifiche su conti e bilanci, nonché le liquidazioni ed i fallimenti.
Una volta conseguita la laurea, da osservare che il periodo di praticantato triennale andrà compiuto presso un professionista che risulti abilitato da almeno cinque anni.
Nel corso del periodo di tirocinio, tutti i giovani laureati dovranno iscriversi all’ordine, ed agli stessi sarà consegnato un apposito tesserino su cui andranno indicate, semestralmente, le attività che si sono svolte nel corso del periodo di praticantato.