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Come scegliere il miglior broker di opzioni binarie

 


mercato forexMediamente abbiamo potuto constatare che il deposito più basso richiesto dalle piattaforme di opzioni binarie è 100 $, se ragioniamo in euro è di 100€. I brokers infatti offrono la possibilità di scegliere tra tre valute principali quali euro, dollari e sterline. Nei casi in cui si assiste a depositi più elevati, si può raggiungere la soglia dei 250 euro, qualche broker chiede fino a 300 euro, ma in linea di massima queste sono le soglie di capitale minimo per iniziare.

Abbiamo avuto notizia di siti che offrono anche soli 50$ per iniziare, ma queste sono le eccezioni, come già spiegato sopra, la media per aprire un conto si aggira tra i 100€ e i 300€. Si tratta comunque di somme abbordabilissime, sia da chi dispone di piccoli capitali, sia da chi dispone di somme maggiori.

Non dobbiamo, però, commettere l’errore di fermarci solo ed univocamente alla discriminante deposito minimo per orientare la nostra scelta, tante sono le altre caratteristiche da valutare per individuare i migliori broker opzioni binarie .

E’ altrettanto fondamentale analizzare il trade minimo per ogni operazione, ovvero la somma che deve essere impiegata per aprire una posizione.

Se una piattaforma di opzioni binarie vi offre un deposito minimo pari a 100 euro ma un trade minimo pari a 50 euro, sono sufficienti due operazioni “out of the money” (chiusure in perdita) per perdere, in un sol colpo, tutto il capitale iniziale.

Prendiamo come esempio rappresentativo “Banc De Binary” dove, sul fronte di un deposito minimo pari a 250 euro, si ha, d’altronde, il minor trade generale che le altre piattaforme di opzioni binarie possano mai chiedervi: 1 euro. Una proporzione del genere vi potrà consentire di perdere persino 250 volte consecutive, e di conseguenza di gestire al meglio il rischio di perdita.

In ogni caso, la proporzione ideale che dovrebbe sussistere fra entità del deposito minimo e trade unitario per ogni singola operazione è nell’ordine del 5%, si tratta di numeri che girano per il web e che si sostiene siano suggeriti dall’esperienza pregressa dei migliori traders. In realtà, per un trading maggiormente prudenziale, si ritiene che sia opportuno ragionare con percentuali inferiori, diciamo nell’ordine del 1-2%.

Tuttavia, per adottare un money management così ristretto, sono richiesti capitali più consistenti, quindi sorge il seguente dilemma:

Adottare un money management più aggressivo, oppure aprire un conto con somme di denaro di maggiore entità? A voi la scelta.

Prestate bene attenzione che alcuni broker potrebbero prevedere un trade minimo differenziato, a seconda della tipologia di operazioni. Ad esempio, con Banc De Swiss la regola del 5% è pienamente rispettata con le opzioni a 60 secondi e non negli altri casi. Le opzioni a 60 secondi, tra l’altro, non sono offerte da tutti.

Quindi, ogni broker ha i suoi vantaggi/svantaggi, comparativamente agli altri. Basta saperli individuare su misura delle proprie esigenze, è per questo che potrebbe tornervi utile un confronto tra le piattaforme di opzioni binarie.

Preferite sempre i broker autorizzati ad operare in Italia dalla Consob. Potrete consultare le informazioni in merito sul sito della Consob, e ciò anche per sentirvi maggiormente tutelati.

Giusto per lasciarvi un esempio, possiamo ben constatare che “Binoa Ltd”, una società che non possiamo certamente definire broker, con sede dichiarata in Antigua e Barbados (comunicato n.20/2013) non è autorizzata ad operare in Italia. Ed è proprio tale broker ad offrire il deposito minimo più basso, e senza versare soldi in anticipo.

Il minimo da cui partire è 50 euro ma è direttamente incluso nel pacchetto iniziale di apertura conto. Non rispettata, però, la regola del trade minimo che è fissato pari a 10 euro, quando dovrebbe essere 2,5 (5%). Bastano 5 operazioni senza “l’azzecco” a vanificare i primi sforzi di trading.

 

 

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