Il brutto andamento delle cosiddette azioni FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix, Google), il trading più popolare di Wall Street durante quest’anno, sta spingendo i gestori di fondi alla ricerca delle prossime grandi aziende in crescita che potranno spingere il mercato azionario ancora più in alto.
Ricordiamo che le azioni di Facebook, Amazon.com, Apple, Netflix e Google – Alphabet hanno raggiunto livelli record a luglio. Da allora, però, diversi problemi come gli scandali sulla privacy dei dati di Facebook, il calo delle vendite di iPhone di Apple, l’aumento del cash burn rate di Netflix, hanno craterizzato le azioni, contribuendo a spingere l’indice Nasdaq Composite, un indice tech-heavy, in una fase ribassista.
Con le azioni dei FAANG in calo in media del 25,6% dall’inizio del trimestre, i gestori di fondi e gli analisti stanno iniziando a riconsiderare il loro approccio alla crescita, trattando le azioni FAANG meno come un blocco unico e più sulla base dei loro meriti individuali.
“Questo è stato un anno in cui all’inizio si pensava di dover possedere a tutti i costi i FAANG mentre alla fine nessuno vuole più possederle” – ha detto Kevin Landis, portfolio manager del fondo Firsthand Technology Opportunities.
Landis ha poi precisato di aver tagliato la sua posizione in Apple ma che detiene ancora Amazon.com e Alphabet tra le sue 10 principali posizioni. Ulteriormente, sta riducendo la propria posizione in Netflix e, al contrario, sta aggiungendo al proprio portafoglio la società di streaming televisivo Roku, che ha un valore di mercato di circa 3,3 miliardi di dollari, rispetto al valore di mercato di Netflix di 116,3 miliardi di dollari.