Una buona colazione ha un impatto positivo sul rendimento a scuola dei propri figli. A pensarla così sono circa 9 mamme italiane su 10, stando a quanto emerso dall’indagine “Le mamme e la colazione dei figli in età scolare” realizzata dall’Osservatorio Doxa-AIDEPI “Io comincio bene” su un campione rappresentativo di 500 mamme con figli tra i 3 i 18 anni, presentata recentemente, in occasione della riapertura dell’anno scolastico.
La percezione non è, ovviamente, campata per aria, bensì è supportata da una serie di pubblicazioni scientifiche che hanno permesso di mettere in relazione una “buona” prima colazione con la possibilità di disporre di una maggiore capacità di memoria, un miglioramento del livello di ascolto e comprensione, e con la capacità di risolvere problemi matematici.
Sempre in tale linea, un recente studio condotto dall’Università di Cardiff è stato in grado di associare un buon primo pasto della giornata con la possibilità di ottenere migliori voti a scuola, fino a due volte più alti, rispetto ai bambini che la saltano. E sempre secondo i risultati della ricerca Doxa – Aidepi, sembra fortunatamente che la percezione sia supportata dalla pratica: i bambini italiani prima di andare a scuola fanno colazione tutti i giorni (93%) o almeno 3-4 volte la settimana (6%), e preferiscono consumarla a casa, piuttosto che fuori.
“Noi medici – spiega Luca Piretta, nutrizionista gastroenterologo e docente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, sulle pagine dell’Ansa – lo ripetiamo da anni. Prima di andare a scuola i bambini e i ragazzi non dovrebbero mai saltare la colazione o farla in maniera insufficiente o inadeguata. Dovrebbero iniziare con la giusta dose i carboidrati, bere sempre qualcosa e non dimenticare le fibre”.