Come annunciato nella stessa serata dell’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi si è recato al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per poter offrire le proprie dimissioni. Il capo dello Stato ha però chiesto al premier uscente di rimanere in carica per il tempo necessario a consentire una rapida approvazione della legge di bilancio, che potrebbe avvenire nel giro di qualche giorno (e forse già venerdì, ammesso che le opposizioni non facciano troppa ostruzione).
Solo successivamente le dimissioni saranno effettive e il Presidente della Repubblica comincerà le consultazioni per sondare la possibilità di formare un nuovo esecutivo. Nel frattempo, l’appuntamento fondamentale sarà la direzione nazionale del PD, ora in calendario mercoledì a partire dalle ore 15:00, che dovrebbe dare chiarimenti in merito alla permanenza di Renzi come segretario e alle proposte del partito per risolvere la crisi di governo.
Le soluzioni per l’uscita dal potenziale stallo sono numerose, e non tutte hanno identiche conseguenze. Molto dipenderà dalle preferenze che esprimeranno le forze politiche, tra color oche vogliono andare il prima possibile alle elezioni con l’attuale legge, chi vuole andare il prima possibile ma con l’Italicum esteso anche al Senato, chi desidera un governo di transizione fino alla scadenza naturale di questa tormentata legislatura, e così via.
Nelle stesse ore, l’Istat pubblicava una nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, nella quale si legge che l’indicatore anticipatore dell’attività economica ha mostrato un recupero di recente, delineando una prospettiva di stabilizzazione del ritmo di crescita dell’economia.