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Prestiti personali: come scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze

credit-gc451cac30_1280Sono sempre di più i consumatori che si rivolgono agli istituti di credito per ottenere un finanziamento in grado di risollevare la propria situazione finanziaria, complici la situazione sociale ed economica attuale che ha provocato una serie di danni sia in ambito lavorativo che economico, con conseguenti rincari.

Nonostante le molteplici soluzioni proposte dagli istituti di credito, che si adattano alla maggior parte delle esigenze dei consumatori, i prestiti personali continuano a mantenere il ruolo di protagonisti all’interno del panorama dei finanziamenti più richiesti.

Numerosi sono gli italiani che scelgono i prestiti personali perché permettono di ottenere somme di denaro, anche piccole, con le quali fronteggiare bisogni di vario genere. Il panorama dei prestiti personali è molto vasto e online è possibile confrontare i migliori prestiti disponibili sui portali di settore.

Come funziona un prestito personale

Il prestito personale rappresenta la tipologia di finanziamento adatto se si ha la necessità di ottenere una liquidità extra per far fronte a delle spese improvvise, come ad esempio l’acquisto di un’auto.

Come qualsiasi strumento di finanziamento, anche in questo caso è opportuno documentarsi sul funzionamento dei prestiti personali e sui tassi di interesse, così da poter scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Prima di richiedere un prestito è importante regolare la propria situazione finanziaria, chiudendo altri finanziamenti in corso (ove possibile) e analizzando attentamente la situazione economica mensile. Questo perché ogni banca provvede ad analizzare il profilo finanziario del richiedente prima di accettare la richiesta di prestito personale, così da capire se il richiedente è in grado di restituire la somma dovuta.

La rata del prestito può essere concordata con la banca (più alta o più bassa) in base alla durata del piano di ammortamento, che può essere esteso fino a 120 mesi.

Per capire la convenienza di un prestito è fondamentale analizzare il tasso di riferimento TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale d’interesse), l’indice in grado di affermare se un prestito è più o meno oneroso rispetto ad altri. Più è basso il tasso di riferimento TAEG e più è conveniente il prestito proposto da un istituto di credito.

Si consiglia di approfondire l’argomento su riviste di settore, a tal proposito magazine come prestitimag.it offrono delle guide veramente approfondite e dettagliate sul mondo dei prestiti personali o finanziamenti di qualsiasi genere (cessione del quinto, prestiti senza busta paga, prestiti a protestati).

Chi e come richiedere un prestito personale

L’accessibilità ai prestiti personali è molto più elevata rispetto ad altre tipologie di finanziamento, questo perché un prestito personale può essere richiesto da tutti coloro che possiedono un’età compresa tra i 18 e i 75 anni, residenti in Italia e con possibilità di rimborso dimostrabile.

Non è necessario indicare il motivo per cui si richiede un prestito personale, tuttavia, la somma richiesta in linea generale non può superare i 30.000 euro, anche se in alcuni casi possono richiedere fino a 75.000 euro. Le rate mensili sono costanti e includono al loro interno gli interessi dovuti alla banca, per questo motivo sin dalla fase di richiesta è possibile conoscere la somma da pagare mensilmente per saldare il prestito.

La maggior parte degli istituti di credito e società finanziarie permettono di poter richiedere un prestito personale direttamente sul proprio sito web, scegliendo tra diverse soluzioni proposte e compilando un modulo da inviare online. Tuttavia, per i meno tecnologici è possibile recarsi direttamente nella sede fisica e svolgere il tutto con un consulente.

Il primo documento fondamentale da richiedere ad un istituto di credito prima di ufficializzare la richiesta di un prestito è il Modulo SECCI, un documento in cui la banca definisce tutte le condizioni del prestito in modo chiaro ed esaustivo, nonché i diritti del cliente.

In fase di richiesta è fondamentale avere con sé un documento d’identità e il codice fiscale, l’ultima busta paga o l’ultimo cedolino per i pensionati. Per i lavoratori autonomi, invece, è richiesta la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente o corrente.

Come verificare l’eventuale segnalazione come cattivo pagatore

Un cattivo pagatore è colui che in passato non è riuscito a far fronte al rimborso di una o più rate di un finanziamento, come stabilito nei termini di contratto. Può capitare che un istituto di credito o una società finanziaria abbia segnalato un individuo alla Centrale Rischi anche per un ritardo eccessivo di pagamento di una singola rata, per questo motivo è importante verificare la presenza o meno di una segnalazione.

Qualsiasi soggetto che richiede una qualunque forma di prestito viene inserito all’interno di una delle banca dati che consente a tutti gli istituti di credito e società di valutare il suo profilo creditizio.

Per verificare un’eventuale segnalazione come cattivo pagatore è possibile inoltrare una richiesta presso l’intermediario finanziario dove si ha contratto il debito o presentare direttamente una domanda presso la Centrale Rischi della Banca d’Italia e il SIC(Sistemi di informazioni creditizie).

 

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