È stato un avvio di settimana in territorio positivo quello che è stato riscontrato per le obbligazioni corporate denominate in euro, che hanno archiviato la prima giornata di negoziazione con un ritorno totale di +0,3 per cento per quanto concerne i titoli contraddistinti da investment grade e di +0,1 per cento sugli high yield. A fronte di premi al rischio stabili, la carta con rating più elevato ha trovato supporto nella dinamica favorevole dei tassi core.
Da inizio dicembre ad oggi gli spread hanno evidenziato un buon restringimento, più marcato sui bond high yield. Per quanto riguarda le prospettive per i prossimi giorni, superati i passaggi “chiave” di dicembre – le riunioni di Federal Reserve e Banca Centrale Europea, e il referendum sono ormai alle spalle, e sembra essere in gran parte digerito l’esito da essi derivante – il mercato sembra entrato a tutti gli effetti in una fase prettamente festiva, con volumi bassi e scarsa attività sul mercato primario.
Oltre ai dati macro e agli sviluppi della situazione delle banche in Italia (occhi puntati tutti sulla complessa situazione di Monte dei paschi di Siena e sul relativo aumento di capitale sempre più precario), i principali fattori che guideranno il comparto saranno probabilmente di natura tecnica, con gli operatori istituzionali focalizzati sull’aggiustamento dei portafogli in vista della chiusura dell’anno.
Vedremo dunque che cosa accadrà nel corso dei prossimi giorni, anche se sul fronte obbligazionario non ci attendiamo particolari stravolgimenti dell’attuale contesto, quanto solo una parziale e marginale presa di correzione.