Disseminati in tutto il mondo, i megaliti – enormi pietre erette o disposte in complesse strutture – affascinano e incuriosiscono da millenni. La loro costruzione, spesso risalente a epoche preistoriche, avvolta nel mistero, alimenta l’immaginazione e ci interroga sulle capacità e le credenze degli antichi costruttori. Insomma, che cosa sono i megaliti? Perché si trovano in alcune parti del mondo, e in altre no?
Dalle piramidi di Giza a Stonehenge
Per quanto riguarda i megaliti, è impossibile non citare le piramidi egizie, maestose tombe faraoniche che sfidano il tempo con la loro perfezione geometrica. Altrettanto enigmatico è Stonehenge, il sito megalitico inglese che si erge come un gigante silenzioso, circondato da un alone di leggende e ipotesi sul suo utilizzo.
Tuttavia, i megaliti non si limitano a queste due icone. In Europa, menhir allineati come a Carnac in Francia o dolmen come quelli in Irlanda punteggiano il paesaggio, testimoni di culture scomparse. In Sardegna, le misteriose “domus de janas” scavate nella roccia raccontano storie di popoli antichi.
Lo studio dei megaliti
Lo studio dei megaliti non è solo archeologia. La loro disposizione astronomica, spesso legata a solstizi ed equinozi, suggerisce un’intensa connessione con il cosmo e i cicli naturali. Le loro imponenti dimensioni evocano un’incredibile abilità ingegneristica, considerando le tecnologie rudimentali dell’epoca.
Ogni sito megalitico è un enigma da decifrare, un invito a viaggiare nel tempo e nello spazio. Ammirando queste pietre giganti, ci si confronta con la vastità della storia umana e con la capacità di ingegno e spiritualità dei nostri antenati. Un’esperienza che ci arricchisce e ci ricorda il potere del mistero e della scoperta.
Per il momento, in attesa che si possano avere delle spiegazioni ragionevoli su quali siano le origini e le motivazioni che hanno indotto molte popolazioni a erigere questi monumenti di roccia, non possiamo che cogliere l’occasione di ammirarli con un po’ di soggezione…
