L’economia circolare è un sistema economico di cicli chiusi in cui le materie prime, i componenti e i prodotti perdono il loro valore il meno possibile, si usano fonti di energia rinnovabili e il pensiero sistemico è al centro.
Più di 100 diverse definizioni di economia circolare sono usate nella letteratura scientifica e nelle riviste professionali. Ci sono così tante definizioni diverse in uso, perché il concetto è applicato da un gruppo diversificato di ricercatori e professionisti. Un filosofo della scienza sottolinea un aspetto diverso del concetto rispetto a un analista finanziario. La diversità delle definizioni rende anche più difficile rendere misurabile la circolarità.
Le definizioni spesso si concentrano sull’uso delle materie prime o sul cambiamento del sistema. Le definizioni che si concentrano sull’uso delle risorse spesso seguono l’approccio 3-R: ridurre (uso minimo di materie prime), riutilizzare (massimo riutilizzo di prodotti e componenti), riciclare (riutilizzo di alta qualità delle materie prime)
La mobilità può servire come buon esempio. Le auto condivise significano che meno persone devono comprare la propria auto. Questo riduce l’uso di materie prime (ridurre). Se il motore di un’auto è rotto, può essere riparato o il telaio e gli interni dell’auto possono essere usati per fare o ristrutturare un’altra auto (riutilizzare). Quando queste parti non possono più essere riutilizzate, il metallo, il tessuto e la plastica delle parti possono essere fusi per farne una nuova auto (riciclaggio).
In un’economia circolare, i cicli dei materiali sono chiusi sull’esempio di un ecosistema. Non esistono rifiuti, perché ogni flusso residuo può essere usato per fare un nuovo prodotto. Le sostanze tossiche sono eliminate e i flussi residui sono separati in un ciclo biologico e uno tecnico. I produttori riprendono i loro prodotti dopo l’uso e li riparano per una nuova vita utile. In questo sistema è quindi importante non solo che i materiali siano riciclati correttamente, ma anche che i prodotti, i componenti e le materie prime rimangano di alta qualità in questi cicli.
Ancora, proprio come le materie prime e i prodotti, anche l’energia dura il più a lungo possibile in un’economia circolare. Il sistema economico circolare è alimentato da fonti di energia rinnovabili. Poiché non è possibile riciclare l’energia, non si parla di cicli energetici o di cicli di energia, ma di “flussi di energia di tipo a cascata”. Un esempio è la coproduzione di calore ed energia.
Infine, l’economia circolare non richiede solo cicli materiali chiusi ed energie rinnovabili, ma anche un pensiero di sistema. Ogni attore dell’economia (azienda, persona, organismo) è collegato ad altri attori. Insieme, questo forma una rete in cui le azioni di un attore influenzano altri attori. Per tenerne conto, nelle scelte si deve tener conto delle conseguenze a breve e lungo termine, così come dell’impatto dell’intera catena del valore.