Le infezioni ospedaliere sono malattie molto diffuse e, a volte difficili da riconoscere. I pazienti ne manifestano i sintomi già durante il ricovero in ospedale, o anche dopo il rientro a casa, ma a volte vengono confusi con quelli causati dalla malattia che ha portato al ricovero. Uno tra i batteri che più facilmente può causare infezioni all’apparato urinario è la Klebsiella Oxytoca.
La Klebsiella, un batterio ubiquitario
Il genere Klebsiella conta un buon numero di specie di batteri, alcune delle quali sono presenti, comunemente, all’interno del nostro corpo. Maggiori informazioni sulla Klebsiella oxytoca e delle altre specie di questo batterio permettono di comprendere perché sia così diffuso. Tutti gli animali fungono da ospiti per questo batterio, che generalmente ha uno sviluppo del tutto innocuo, anzi, in molti casi sono utili al nostro metabolismo.
Quando un batterio diventa pericoloso
Klebsiella diventa un batterio pericoloso quando si sviluppa in modo anomalo. Tale sviluppo può avvenire per diverse ragioni: mutazione di ceppi resistenti agli antibiotici; presenza del batterio in sedi del corpo diverse da quelle in cui cresce normalmente; diffusione nell’organismo di una persona immunodepressa. Normalmente i batteri del genere Klebsiella non si sviluppano in numero eccessivamente ampi all’interno del nostro organismo, perché sono controllati dal nostro sistema immunitario e dagli altri batteri che vivono all’interno di alcuni organi. I farmaci, alcune disfunzioni dovute all’uso di farmaci o ad altre malattie, l’immunodeficienza o l’uso di strumentazione medica non perfettamente sterile sono tutte motivazioni che possono portare alla pericolosità di questi batteri.
Come prevenire tali infezioni
Purtroppo in tutti gli ospedali del mondo si sviluppano, a volte, infezioni dette malattie nosocomiali, o ospedaliere. La comune pratica medica e la presenza di molte persone vicine sono una bomba a orologeria, che può essere innescata anche da un semplice episodio. La prevenzione è il metodo migliore per tenere a bada questo tipo di infezioni, anche quelle dovute alla Klebsiella. Tutti i reparti di tutti gli ospedali europei seguono specifici protocolli, che servono propriamente ad evitare lo sviluppo e la diffusione di questi particolari batteri. Nonostante i protocolli, ci sono situazioni in cui la presenza di batteri quali la Klebsiella è del tutto inevitabile, soprattutto nel caso di persone con malattie croniche, con problemi di immunodepressione o che effettuano lunghe cure con antibiotici. L’uso massiccio di questi farmaci infatti favorisce lo sviluppo di microorganismi resistenti, particolarmente difficili da debellare. I pazienti affetti da infezioni nosocomiali inoltre spesso non ottengono una diagnosi tempestiva.