Salini Impregilo ha recentemente pubblicato i risultati preliminari relativi all’esercizio 2016, che si è concluso in maniera positiva, dando seguito a dati superiori alle attese degli analisti finanziari. Di fatti, i ricavi si sono attestati a quota 6,1 miliardi di euro, in crescita dell’1,1 per cento su base annua, mentre per quanto attiene la marginalità l’EBITDA e l’EBIT sono migliorati rispettivamente del 9,3 per cento e del 5,6 per cento su base annua. Il margine EBITDA è salito a 9,1 per cento contro l’8,5 per cento del 2015, e il margine EBIT è pari al 4,9 per cento rispetto al 4,7 per cento nel 2015.
Su fronte patrimoniale, l’indebitamento netto è calato a quota 350 milioni di euro a fine 2016, 20 milioni di euro rispetto ai 370 milioni di euro del 2015, con un’incidenza inferiore a una volta sull’EBITDA (di 560 milioni). I nuovi ordini acquisiti nel corso dell’anno sono stati pari a 7,3 miliardi di euro, superiori dunque a quelli che erano gli obiettivi indicati dalla società e conducendo così il portafoglio ordini complessivo a 36,9 miliardi di euro.
Per quanto attiene il 2017, il top management ha annunciato che l’impresa nei primi mesi del 2017 ha acquisito nuove commesse per circa 850 milioni di euro, e che il gruppo Salini Impregilo è sempre più internazionale, grazie a una presenza in Nord America con un peso che è pari a circa il 25 per cento del fatturato e con una presenza geografica omogenea tra Europa e Medio Oriente.
Ricordiamo comunque che per poter mettere mano sui risultati definitivi 2016 occorrerà attendere ancora qualche giorno. Non ci attendiamo tuttavia grandi di scostamenti rispetto ai buoni dati preliminari che sono stati ora diramati, e che dunque potrebbero permettere alla società di avviarsi verso un 2017 di soddisfazione.