Secondo quanto emerge dai recenti dati forniti dal Ministero della salute alla Commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale, i debiti finanziari e commerciali che sono stati contratti dalle regioni al sistema sanitario sono calati.
I dati affermano infatti che dal 2012 al 2014 le fatture da saldare nei confronti dei rispettivi fornitori sono scese del 32 per cento, con una flessione in valore assoluto di oltre 11 miliardi di euro. Risulta essere invece più lieve la riduzione riscontrata nell’esposizione verso le banche, con un passo indietro del 9 per cento o, in termini assoluti, 147 milioni di euro.
Le tabelle fornite dal sistema ministeriale sono invero piuttosto interessanti, visto e valutato che permettono di fare il punto sulla nota operazione ‘sblocca pagamenti‘, che è stata avviata nel 2013, con l’auspicio di rimuovere almeno parzialmente la grande mole di debiti, andando ad alimentare un tema estremamente dibattuto nel corso degli ultimi anni, anche perchè riguarda uno dei settori più sensibili, quello della sanità.
Ebbene, anche grazie allo sblocca pagamenti la situazione oggi sembra essere decisamente migliorata, anche se il volume dei debiti è ancora molto ampio, e difficilmente potrà essere azzerato nel corso dei prossimi anni. A livello disaggregato, infine, le riduzioni più rilevanti sembrano essersi concentrate principalmente nella zona del Centro Nord, mentre nel Mezzogiorno si registrano degli impatti positivi più modesti.
Continueremo a monitorare l’evoluzione di questo delicato scenario anche nel corso dei prossimi mesi, aggiornandovi non appena verranno pubblicate le nuove tabelle da parte del Ministero della salute.