Possedere una società quotata in borsa significa avere azionisti, e gli azionisti con una grossa quota di partecipazione possono influenzare il modo in cui opera l’azienda. Lo sa bene Fiat o, meglio, FCA, che vede il proprio piccolo azionista ADW Capital Management LLC, di lunga data presente nel capitale sociale di Fiat Chrysler Automobiles, domandare alcuni cambiamenti. E, secondo quanto ha recentemente affermato Bloomberg News, uno di questi sarebbe concretizzato nell’invio di una lettera al consiglio di amministrazione di FCA all’inizio della scorsa settimana con alcune proposte coraggiose, tra cui il cambiamento del nome della società in JeepRAM.
Secondo la pubblicazione, le operazioni nordamericane dell’azienda hanno generato il 97% del profitto dell’azienda nel terzo trimestre di quest’anno e, per l’azionista, il cambio di nome in JeepRAM aiuterebbe la valutazione dell’azienda, riflettendo i marchi più forti nel portafoglio del gruppo.
Non mancano gli altri suggerimenti, tutti da verificare. Per esempio, è stata avanzata la proposta di combinare Fiat con un’altra casa automobilistica focalizzata sul mercato europeo, o ancora scorporare o vendere azioni sia di Maserati che di Alfa Romeo. Altro suggerimento è quello di una fusione con una casa automobilistica nordamericana, come GM, al fine di risparmiare sui costi.
Se questi suggerimenti sembrano essere spaventosi agli occhi di alcuni azionisti di minoranza, in realtà, ci sarebbe ben poco di cui preoccuparsi. AWD non è fra i 100 azionisti principali del FCA, secondo Bloomberg News, e quello limita la relativa influenza sul consiglio di amministrazione. Non aiuterebbe nemmeno il fatto che Exor detenga più del 50% dei diritti di voto in FCA, rendendo così le richieste degli investitori di minoranza piuttosto ardue.
