Per le persone uno dei peggiori incubi del nostro tempo, basato sull’apparenza e sulle posizioni sociali, è quello della forma fisica e della magrezza. Quante volte abbiamo letto o ascoltato interviste, forum, conversazioni, lamentele e dibattiti riguardo i temi del fitness e del dimagrimento a tutti i costi? Forse troppo spesso.
Questo problema, se una volta apparteneva più alle donne, oggi riguarda in larga parte anche gli uomini; sia perché il culto del fisico ha investito sempre di più anche il genere maschile sia perché con il moderno stile di vita sedentario anche gli uomini, dotati naturalmente di un metabolismo più veloce di quello delle donne e di una superiore massa magra rispetto a quella grassa, sono arrivati a perdere il controllo sul loro benessere e il loro aspetto, finendo per non piacere e non piacersi.
Ogni persona è diversa, quindi, qualsiasi sia l’obiettivo che ci si pone, ogni percorso dimagrante o di allenamento è soggettivo e deve essere adattato alle esigenze specifiche di ogni persona. Quello che accomuna molti individui e che spesso impedisce il successo di un percorso di miglioramento personale, è a livello mentale e non fisico, riguardante blocchi o approcci che non solo non generano benefici ma rappresentano dei veri e proprio freni per la buona riuscita di un proposito: i famosi blocchi mentali.
Quando si parla di blocchi mentali ci si riferisce generalmente a stati psicologici e attitudini ai contesti sociali che sono fortemente condizionati dai nostri pensieri. Ciò implica che il problema risiede proprio in un nostro livello di consapevolezza e che i principali e unici responsabili di noi stessi e di ciò che riusciamo a fare siamo solo noi in prima persona. Fondamentalmente, una delle cause principali per cui le diete non funzionano è che vengono prese in modo totalmente sbagliato, come nemiche più che come amiche, come imposizioni piuttosto che come scelte volute e consapevoli.
La dieta dovrebbe essere una cosa che ci attrae, un regalo che facciamo a noi stessi, non una trappola o una prigione nella quale ci costringiamo a soffocare e in cui obblighiamo noi stessi a soffocare ogni nostro bisogno e impulso.
Lo stesso vale per l’attività fisica: se svolta attraverso una chiave ludica e serena ci regalerà un’energia che nemmeno ci aspettavamo di possedere. Per i più pigri, inoltre, oggi esistono tipi di allenamento che riducono lo sforzo fisico davvero al minimo garantendo risultati eccellenti, come l’elettrostimolazione muscolare proposta da www.urbanfitness.it.