Anche se i “classici” potrebbero non essere d’accordo, l’elemento della narrazione in una presentazione o in un atto di public speaking è molto importante, poiché è essenziale per entrare in contatto con un pubblico. Ma che cosa è la narrazione? Il termine potrebbe sembrare intimidatorio e celare tante complessità ma, in fondo, è molto più semplice di quanto si possa pensare: è una storia.
Nel suo libro TED Talks: Official TED Guide to Public Speaking, Chris Anderson scrive come uno dei motivi principali per cui rifiutiamo le domande di partecipazione a TED è quando ci vengono offerti aneddoti avvincenti ma nessuna idea centrale che avvolge la narrazione nel suo insieme. Insomma, tutti i discorsi – specialmente a TED – richiedono storie chiare, e tutti si accorgono quando non ci sono più.
Perché? Perché tutti noi amiamo una buona storia, e perché le buone storie sono tratte dal cuore. Una buona storia è il tipo di storia che può essere intrecciata in ethos, pathos, e logos: una narrazione che stabilisce l’autorità, cattura l’immaginazione e illumina la logica.
Come Anderson, tantissimi altri comunicatori moderni hanno scoperto che le presentazioni avvincenti hanno bisogno di buone storie. Le narrazioni non sono cittadini di seconda classe rispetto alle caratteristiche classiche della triade ethos, pathos, e logos, ma sono solamente il collante che lega l’intera presentazione. Così come si inizia a montare il tuo prossimo discorso, assicurati che sia forte su tutti e tre gli elementi di Aristotele – credibilità, connessione emotiva e logica – e lega il tutto insieme con una storia potente. Fallo, e il tuo successo nel parlare non tarderà ad arrivare!